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Il simbolo
Trovato il nome si trattava di ricercare un simbolo ad esso attinente, di attribuire un colore alla divisa, nonché di scegliere una piazza dove poter provare il proprio coraggio. Un simbolo era già pronto: il Palazzo della Credenza era quanto più emblematico si potesse immaginare, ad esso si pensò di accompagnare la Mazza del Comune ( a simbolo della Città) e la Scure d’Arme del Podestà ( a simbolo del Carnevale ) incrociate tra loro e, perché no, aggiungere una foglia di Canapa a simbolo del Canavese, che pero’ fu ben presto abbandonata.
Ecco FATTO!!! Il simbolo era pronto. Inizialmente era anche previsto sul davanti della casacca anche un terzo stemma riportante i colori della città, ma non venne mai realizzato.

I colori
Circa i colori il problema fu più complesso poiché quelli di base erano già stati utilizzati dalle squadra esistenti.
Si pensò al bianco unito al rosso, simbolo d’Ivrea ma, soprattutto il primo colore, non venne ritenuto idoneo a sopportare la spremuta d’arancia. Si cercò allora un collegamento alla storia regionale, magari ai Savoia ed alla ex-capitale Torino. Si realizzò per tanto un prototipo di divisa in azzurro con bande bianche ma non avendo garanzia di una disponibilità costante del tessuto nel tempo venne abbandonata. Abbinata a questa fu anche pensato un mantello da indossare durante le sfilate, riportante sul retro la croce rossa in campo bianco, bandiera d’Ivrea.
L’alternativa che prese piede fu quella del Blu e Giallo, colori base e quindi facilmente reperibili nel tempo, oltretutto simbolo del capoluogo Piemontese. Fortunatamente il loro accostamento non era ancora stato proposto anche se, entrambi non abbinati, apparivano già in altre divise.

1984
Create le basi ci si attivò per portare concretamente in piazza i propositi costituiti.
Con il motto “UNIONE, AMICIZIA E DIVERTIMENTO” si cerco’ di riunire alcuni amici, per lo più studenti e senza esperienza di tiro, nel nuovo gruppo di aranceri.
Quindi i tre amici iniziarono, evitando troppa pubblicità, a prendere contatto con le componenti preposte all’organizzazione del Carnevale e con parte di quelle partecipanti.
Nel 1974 dopo la nascita dei Mercenari venne stipulato dalle componenti interessate del Carnevale un accordo con il quale veniva bloccata la nascita di nuove squadra aranceri per 10 anni. Essendo scaduto nel 1984 bisognava muoversi con discrezione per evitare che, ricordandosene, questo venisse rinnovato bloccando ogni nuovo proposito.
I primi contatti vennero presi in primo luogo dal più anziano dei tre, Rudi Bonino, in quanto maggiormente introdotto nel Carnevale essendo già presente alla Manifestazione con un proprio Carro da Getto, “I Vassalli del Re”. Ma quando nell’inverno del 1984 si sentì dire che si sarebbe presentato il nono gruppo di tiratori a terra le opposizioni furono più o meno vivaci.
Ancora prima del tiro uno dei promotori, Giorgio Masseroni, si ritirò.
1985
Comunque sia, anche se non ufficiali, nel febbraio del 1985 vennero presentati in questura i nominativi degli iscritti al tiro ed i nostri uscirono allo scoperto il venerdì Grasso e, con indosso la divisa, andarono in visita alla cena degli Arduini.
La domenica li vide partecipanti al getto delle arance in Piazza Maretta, zona di tiro in passato proprio degli Arduini.
All’epoca il giro dei Carri non seguiva l’attuale percorso, ma si snodava tra via Palestro, le piazze Ottinetti e di Città e via Arduino per proseguire verso il Borghetto senza comunque dimenticare la piazza del Rondolino.
Chiaramente la battaglia fu molto dura per i dodici temerari che dovettero anche scontrarsi con l’ostilità dei carri.
Questi i loro nomi: Enzo Ferrentino, Marco Fornero Monia, Paolo Alberelli, Manuele Perego, Davide Audasso, Adriano Giovanetto, Corrado Bellono, Diego Chiades, Claudio Gili Meina, Marilena DeMurtas, Massimiliano Longhin e Giovanna Danese.
Da citare in quell’anno una presenza al tiro anche di Luca Audasso e Fabio Balloni, presi “in prestito” dal gruppo storico.
A parte una presenza alla sfilata del sabato sera, Rudi Bonino non partecipò con la squadra alla battaglia, in quanto impegnato a condurre il proprio carro da getto. Da ricordare al sabato sera in sfilata anche la presenza di Marco Madrisotti e Annalisa Enrico.
Nel frattempo il gruppo in costume Medioevale ( subito accettato nel Carnevale ) sfilò con abiti affittati ad Aglié e fu ben presto affiancato al Podestà. Questi i nomi delle persone che in quell’anno si avvicendarono con la loro presenza nel Gruppo Storico: Patrizia Colosso, Anna Colosso, Luca Audasso, Gilberto Bogatto, Fabio Balloni, Giampiero Lo Bianco, Gianfranco Coppa Boli, Alberto Mancino, Marco Madrisotti e Yasmine Brunetti.
In ogni caso, malgrado le forti opposizioni e i problemi, il primo vero Carnevale della storia dei “CREDENDARI” passo.
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STEP
01
The first meeting
Understanding the Problem
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Business Plan Consultant
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03
The final meeting
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